Schedario napoletano- Aloie
- nome proprio
Eligio. I Francesi venuti in Napoli con Carlo d’Angiò edificariono un tempio a Saint Eloy, che ritenevano protettore dei cavalli e dei maniscalchi. Facevano pertanto girare intorno alla chiesa i loro cavalli, sia sani che infermi. A tale devozione si associarono ben presto i maniscalchi napoletani, da allora detti Santaloie. I maniscalchi non più in grado di esercitare appendevano ’e fierre a Sant’A. . Da allora, di chi smette un’attività o si arrende (ma anche se gli anni non gli consentono più l’attività sessuale), si dice che hapusato ’e fierre . Quando si vuole dare a qualcuno della bestia velatamente, si dice:”Raccumannate a Sant’Aloie”. Se si impreca, si ripete all’uomo l’anatema un tempo rivolto ai cavalli:” Sant’A. te pozza levà ’o cuorio ”.